mercoledì 7 dicembre 2011

E'-solo-sbocco-è-solo-sbocco

Ogni soccorritore ha un "punto debole", qualcosa che lo urta più di tutto, in fondo siamo esseri umani.
Il mio "punto debole" è il vomito.
Nessun odore, nessuno scenario, nessun paziente mi turba quanto mi turba il vomito.
I miei colleghi, scherzando (si insomma, più o meno!), mi hanno fatto notare che il paziente vomitante è un lusso che non mi faccio mai mancare, e si finisce sempre col ricoverare nell'ospedale la cui strada è un insieme di tornanti e curve che sembra pensato apposta.
La prima uscita che ho fatto su un paziente vomitante non la ricordo, ma ricordo perfettamente come mi sono sentita le prime volte che ho visto una persona vomitare.
Un'uscita in particolare ricordo, adesso la racconterò col sorriso, ma in quel frangente non ero proprio "sorridente"!
Veniamo chiamati in giallo per una sospetta crisi ipoglicemica in un supermercato, all'epoca avevo la certificazione ufficiale da pochi giorni e uscivo ancora come quarto componente della squadra.
Arriviamo in posto, il supermercato era pieno di gente e identifichiamo subito il luogo dell'evento a causa della concentrazione di curiosi che contraddistingue le scene "truculente".
In realtà ancora non ho capito che razza di perversa curiosità spinge la gente ad accalcarsi attorno a incidenti, persone che stanno male et similia.
Comunque, arriviamo, facciamo sgomberare la corsia e troviamo il signor Salvatore in una bella pozza di vomito.
L'odore l'avevo avvertito già a 5 metri di distanza, e mi ripetevo "è-solo-sbocco-è-solo-sbocco", così con santa pazienza ho recuperato lo scottex per pulire.
Ho avuto un conato io stessa, e per fortuna il mio caposquadra se n'è accorto in tempo per chiedermi di recuperare altre cose dall'ambulanza, che a pulire ci pensava l'autista.
Mentre tornavo sul mezzo a prendere traversine e altro scottex mi autoinsultavo per non esser riuscita a controllare la nausea; non riuscivo a capacitarmi...avevo visto e messo le mani in peggiori condizioni, eppure..!
Tornando sulla scena, Salvatore sembrava sul punto di riprendersi, così dopo aver comunicato con la C.O. lo carichiamo, e ci danno un codice 2 per l'ospedale più vicino.
Durante il tragitto andavamo spediti, e mentre il mio caposquadra mi rassicurava dicendo che le prime volte non è sempre facile, Salvatore pensa bene di ricominciare a vomitare.
MAI in vita mia avevo visto qualcuno vomitare a getto, solo nei film, e dal vero beh...è tutta un'altra cosa.
Credo di essere diventata verde, letteralmente.
Mi sono cacciata in bocca mezzo pacchetto di cicche alla menta, e tenevo il mio caposquadra che stava in piedi con un sacchetto davanti alla faccia di Salvatore, per impedire che ci allagasse l'intero mezzo.
Alla testa c'era il terzo dell'equipaggio, che puliva Salvatore, e teneva un occhio sulla sottoscritta.
Stavo facendo uno sforzo immane per superare la mia avversione, tanto che il colorito della mia faccia da verdino credo fosse di un bel verde-vomito.
Salvatore tra l'altro faceva dei versi tremendi, sembrava una scena del film "L'Esorcista", e mentre io cercavo di non concentrarmi sulla scena a cui stavo assistendo e al tremendo odore che c'era a bordo, il terzo dell'equipe mi guarda divertito e mi dice "vuoi fare la scarpetta?".
Mentre il mio stomaco si torceva all'idea e il mio cervello partoriva solo parolacce, la mia bocca era impegnata a masticare la cicca in maniera frenetica.
Per fortuna, una volta arrivati in pronto soccorso e lasciato Salvatore vomitante, la nausea passò velocemente.
Da quel momento le ho pensate TUTTE per cercare di essere efficiente anche in casi come questo, e al momento il rimedio migliore che ho escogitato è: cicca alla menta forte + mascherina imbevuta di olio all'eucalipto.
Ho imparato che tenendo sotto controllo il mio olfatto riduco della metà la mia sensibilità al vomito.
Mi sto letteralmente ingegnando per trovare una soluzione...rispetto ai primi tempi, mi rendo conto di aver migliorato la mia resistenza, ma non nascondo che certe volte è davvero dura.
Nonostante le prese in giro di alcuni colleghi, viaggio con un bel mazzo di sacchetti per il vomito nella tasca della divisa...e per quanto divertente possa sembrare, fino ad ora il caso mi ha dato ragione, averli in tasca è stata una benedizione (per me e per la mia povera divisa)!
Giusto settimana scorsa siamo intervenuti su un altro vomito selvaggio, 20 minuti dopo una favolosa colazione con una gigantesca brioche alla crema, che abbiamo maledetto...alla domanda "Ma lei ha mangiato qualcosa stamattina?" la risposta è stata "avevo mal di stomaco quindi sono stato leggero...tazza di latte&caffè con i biscotti!".
Della serie che se voleva star pesante chissà che avrebbe mangiato...inutile dire che latte, caffè e tutti i biscotti della leggerissima colazione sono finiti tutti irrimediabilmente sulla barella, vero?

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