domenica 16 dicembre 2012

Rosso...anguria!

La cosa su cui mi piacerebbe insistere, e chi mi segue da un po' lo sa, è l'informazione, soprattutto della popolazione.
Spiegare alla gente QUANDO e soprattutto COME si deve chiamare il 118 sarebbe un grande aiuto anche per noi che con l'utente non ci relazioniamo, e tutto ciò che sappiamo ci viene detto in 30 secondi di telefonata (comprensiva anche di indirizzo e numero missioni, ergo fatevi voi i vostri conti) oppure da un foglio stampato tramite pc che contiene informazioni talmente sommarie che vogliono dire tutto e niente.
Non è sicuramente facile per un operatore di Centrale capire che cosa vuole la gente, però non è facile nemmeno per noi soccorritori uscire a volte senza nemmeno sapere a cosa bisognerà affrontare, ve lo garantisco.
E' vero, siamo pronti a tutto e dopo una certa esperienza che sia un verde o un rosso, l'approccio non cambia: concentrati e focalizzati sul colpo d'occhio iniziale, così alle domande a cui non abbiamo avuto risposta, ci rispondiamo da soli.

E' una sera d'estate, siamo accaldati, anche un po' stanchi perché reduci da altre due uscite abbastanza impegnative fisicamente, e non vedevamo l'ora di mangiarci una fetta d'anguria per concludere il solito abbondante pasto organizzato quando i nostri pensieri vengono interrotti dal suono della campana.
"Rosso, uomo 50 anni non risponde".
Bene.
Alla velocità della luce ci mettiamo la giacca, e nonostante i mille gradi, voliamo sul mezzo verso il target, raggiunti pochissimi minuti dopo.
"Qui sopra! Quinto piano!" ci urlano dalla finestra
Ci guardiamo tra di noi, abbiamo pensato tutti la stessa cosa, e iniziamo a correre con in spalla mezza ambulanza in quattro.
Arriviamo in cima paonazzi, avremmo voluto usare anche noi un po' di ossigeno.
"E' qui, guarda! Si chiama Giorgio!" mi urla Vittoria, una giovane ragazza "Papà! Papà ci sono i dottori!"
"Noi non siamo dottori, siamo quelli dell'ambulanza" le dico avvicinandomi a Giorgio, 50 anni, che è seduto per terra con la schiena appoggiata al muro, sudato e sporco di vomito "Buona sera Giorgio, sono un soccorritore, riesce a parlare?"
"Si...ma ho una nausea fortissima...sa, sono tre giorni che continuo a vomitare e avere dissenteria, ho avuto anche qualche linea di febbre" mi dice tenendosi la testa con una mano
Io e gli altri tre sospiriamo, senza parole.
"Guardi dottoressa, vede? Ha vomitato tutta la banana! Si vedono i pezzi!" mi dice la moglie mettendomi sotto il naso la maglietta sporca di banana vomitata 
"Non siamo medici signora...comunque non ho dubbi che sia banana..." le dico un pochino nauseata dal tremendo odore "Adesso i miei colleghi prendono due parametri e vediamo cosa fare, ok?"
"Ok...."
"Per caso suo marito è stato visto da un medico di recente?" le domando mentre guardo la documentazione ospedaliera tipica di una persona che gode di ottima salute
"Si, ha detto che ha l'influenza, ma prima si è scaricato, poi ha vomitato ed è svenuto per questo abbiamo chiamato l'ambulanza...pensavamo potesse morire!" mi dice sinceramente preoccupata
Mi fa tenerezza l'affetto con cui si preoccupa del marito, che ha perso i sensi quei cinque secondi perché dopo vomito, dissenteria, semi digiuno e disidratazione è anche normale.
I parametri non mostrano nulla di anomalo, e la Centrale ci dice di vedere cosa vuol fare il paziente ed eventualmente avvisare.
"Signora, decidete voi cosa preferite fare; se volete portiamo il signor Giorgio a fare un controllo in ospedale, sennò sta a casa, si risposa, segue le indicazioni che il vostro medico vi ha scritto su questo foglio e domattina andrà molto meglio"
Madre e figlia si guardano dubbiose e alla fine decidono che Giorgio deve andare in ospedale.
Con non poca fatica, carichiamo Giorgio sulla sedia portantina e lo portiamo giù.
Durante il viaggio Giorgio cerca di dormire un po', ovviamente è esausto, ma noi cerchiamo di tenerlo sveglio almeno fino all'arrivo in PS dove spiego la situazione.
"Quindi...mi stai dicendo che è influenza?"
"Io non faccio diagnosi....ma il quadro parla da solo" rispondo consegnando tutta la documentazione all'infermiere di triage che mi guarda perplesso.
Scarichiamo Giorgio, che ci ringrazia, e ce ne andiamo in fretta...
"Cioè, abbiamo corso come matti, sudato come porci e faticato come schiavi per....un'influenza? In codice rosso? Iniziamo bene la serata gente...eheheh se non mi rinfresco un po' divento io un codice rosso" mi dice l'autista mentre fa manovra
"Eh va beh, questo è il nostro lavoro...viviamo con l'ebbrezza di non sapere mai cosa ci troveremo davanti veramente!" gli dico scherzando "E comunque io non voglio vedere banane per un bel po'!"
"Ahahah si va beh....andiamocene prima che ci incastrino di nuovo va...almeno adesso sappiamo cosa ci aspetta: anguria!"


2 commenti:

Simone ha detto...

Quelli che chiamano senza motivo ti fanno fare il doppio della fatica! Però dai, se è svenuto davvero un controllino in ospedale e un ECG male non gli hanno fatto e i parenti si sono tranquillizzati :)

Simone

Un Soccorritore ha detto...

Massì :D ecco....magari ci si poteva risparmiare un codice rosso eheheheh