domenica 4 maggio 2014

A naso

Piove, sono circa le 18 di un venerdì pomeriggio quando arriva la chiamata.
"Verde, caduto per strada, trauma facciale".
"La fortuna che accompagna sempre la pioggia eh..." commentiamo salendo sul mezzo e raggiungendo in pochi minuti il target.
La destinazione indica un edificio pubblico con un sentiero lastricato di piastrelle lisce e qualche tombino, nulla di ostico insomma.
Due uomini in giacca e cravatta ci vengono incontro correndo "E' qui! Presto!"
Ci guardiamo con aria interrogativa, e li seguiamo oltre questo sentiero, che termina con un giardinetto bordato da un muretto.
Su questo muretto è seduta una signora sui 45, attorno a lei una decina di astanti, uno dei quali con l'ombrello.
"Buonasera signora, siamo dell'ambulanza, che succede?"
"Aaaaaaaahh guardaaaaaaaaaa" urla tra le lacrime, togliendosi dal volto il fazzoletto insanguinato col quale copriva il naso visibilmente tumefatto "Sono cadutaaa, e tu cosa stai facendo lì con le mani ehh??"
"Signora, tranquilla, le devo tenere ferma la testa, le mettiamo un collarino per precauzione. Mi dice il suo nome?" le dico
"Olga! E sarò un mostro aaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhh" continua a piangere
"Noi abbiamo sentito le urla e siamo corsi fuori, poi abbiamo chiamato l'ambulanza, la signora era qui che camminava su e giù per la strada urlando" mi dice quello che teneva l'ombrello.
"Signora ha dolore da qualche parte?"
"Si, il naso! Oddio resterò sfigurata a vita! Ecco! Per il tombino! Aaaahhhhh" ci stava bucando i timpani
Dopo aver preso i parametri e fatto un accurato esame testa-piedi, carichiamo e partiamo in codice verde alla volta dell'ospedale.
Tra un urlo e un singhiozzo capiamo che Olga doveva aver misurato per bene il selciato con la faccia, e non si era parata in tempo il volto perché aveva in mano ombrello e borsa.
"L'avevo visto il tombino! L'avevo visto! Ma no, l'ho dovuto prendere lo stesso! E ora sarò inguardabile!"
"Ma Olga non esageri!" le diciamo mettendole del ghiaccio; la botta c'è ovviamente, ma di certo la signora non era sfigurata.
La rassicuriamo, spiegandole che una volta in PS l'avrebbero visitata e si sarebbero presi cura di lei.
Sembrava essersi calmata, aveva chiuso gli occhi ripetendo sottovoce "Poteva andarmi peggio...poteva andarmi peggio...dai dormi adesso...", quando ad un certo punto smette di parlare.
La guardiamo assaporando quegli istanti di calma, sembrava dormire beatamente quando all'improvviso "Aaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhh sfigurataaaaaaaaaaa per sempre! Un mostro, un mostro!"  e ricomincia a piangere e urlare.
"Olga che interesse avrei a mentirle, scusi?" le chiedo, lei scuote la testa
"Ecco, le dico che non è sfigurata, è una bellissima donna, adesso il naso è gonfio, ma una volta passata la botta non resterà sfigurata!"
"Bella? Davvero?" chiede asciugandosi gli occhi.
Nonostante ci avesse demolito i timpani in 40 minuti, Olga ci fa tenerezza.
Io e la collega annuiamo e cerchiamo di distrarla facendola parlare della famiglia, del lavoro, dei suoi hobby e riusciamo ad evitare così altre urla fino all'arrivo in PS.
Una volta lasciata in PS, in silenzio sistemiamo il mezzo.
"Che spavento..." commenta l'autista
"Per lei dici?"
"No per me! Silenzio per 10 secondi e poi quell'urlo! Cavolo, non me l'aspettavo!"
"Nemmeno noi... va beh, si sarà spaventata pure lei poveretta eh... la caduta libera di faccia non è proprio il massimo della vita..."
"Direi di no...così, a naso...!"

3 commenti:

AlbeJobs ha detto...

Hi do tuo aspect are molti swims per una nova storia!!
Ti seguo da tempo e mi piacciono un sacco gli aneddoti che racconti complimenti continua così

momentiblu ha detto...

Ottimo titolo... :)

Anonimo ha detto...

Mi piace un sacco il tuo blog e il sentire raccontare le tue esperienze di vita! :) ho letto tutti i tuoi post e mi sono piaciuti un sacco! :) Anche io sono un aspirante soccorritore e ho quasi finito il relativo corso, e devo devo che questa nuova realtà mi appassiona un sacco. Non vedo l'ora che riprendi a scrivere nuovi post perché mi piacciono troppo, quindi aspetto con ansia ;)