venerdì 6 gennaio 2012

La befana vien di....notte? Ma và!

Alle 7.30 di stamattina sono piombata in sede armata di calza piena di dolci, occhiali e foulard colorato...giusto per rendere più "befanica" la mattinata!
Il fatto è che non abbiamo avuto nemmeno il tempo di farci una risata che suona il telefono 118.
Voglio parlare di questo intervento perchè l'ho trovato davvero assurdo, almeno quanto la mia mascherata.
La Centrale ci dice che il medico di guardia ha in studio un bimbo di un anno con convulsioni febbrili.
Essendo lo studio molto vicino alla nostra sede, non abbiamo nemmeno la necessità di salire in ambulanza per raggiungerlo.
In posto ci troviamo davanti il medico e i genitori del piccolo Michael, un bimbo probabilmente africano in preda a febbre e con evidente difficoltà respiratoria.
Decidiamo di caricarlo in ambulanza subito con la madre, e prendiamo i parametri.
Saturazione e polso sono del tutto sballati, e Michael risponde soltanto a stimoli dolorosi: il classico paziente di tipo P, dove la P sta per "pain", ovvero dolore.
Mentre i miei colleghi si adoperano per abbassare la temperatura e sistemare il piccolo, pulendolo e asciugandolo, io chiamo la Centrale per riferire la situazione.
Naturalmente l'operatore della Centrale vuole parlare col medico di guardia; dopo un consulto di un paio di minuti, vengo informata che ci verrà inviata l'Automedica.
La situazione è la seguente: con un codice 2 arriveremmo in ospedale in un tempo inferiore di quello che sarebbe servito all'Automedica per raggiungerci nella nostra attuale posizione.
Tuttavia le direttive della Centrale non si discutono, così attendiamo lungamente che l'Automedica ci raggiunga.
Nel frattempo, i parametri di Michael iniziano a stabilizzarsi, e finalmente arriva il MSA; medico e infermiere, dopo aver rivalutato il piccolo, decidono di seguirci in ospedale salendo a bordo con noi.
Tutto questo nel doppio del tempo che ci sarebbe servito.
Io e colleghi, una volta lasciato il piccolino in pronto soccorso sollevati nell'averlo visto riprendersi quasi del tutto, eravamo un po' perplessi per come si era svolta la missione, e soprattutto per i tempi.
Alla fine però, abbiamo deciso che polemizzare su sprechi di risorse e di tempo non portava da nessuna parte nessuno di noi quattro...così abbiamo deciso di mangiarci su, e cosa c'è di meglio di una calza piena di dolci e una pizza fuori orario?

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